Si tratta di un'ambulanza speciale, wrappata in stile spaziale, per offrire al bambino un approccio ludico alla risonanza magnetica. Fornita da Croce Rossa Italiana, è un veicolo a tutti gli effetti idoneo al soccorso, al primo trattamento e al trasporto, ma con l'aspetto di un razzo spaziale. L'ambulanza Rocketvan accompagna il piccolo paziente negli spostamenti necessari da Risoamica (Tribù, Padiglione A, Ospedale Bellaria) al Policlinico Sant'Orsola e all'Ospedale Maggiore e viceversa.
Il mezzo, realizzato a 4 mani dalla Autocarrozzeria 3T e da Vision Ambulanze srl, viene guidato da un volontario di Croce Rossa e il servizio è prenotabile solo tramite lo specialista di riferimento. Il lancio di questo è progetto è stato realizzato sotto il patrocinio di Ausl, Aosp, Comune e Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia Romagna e grazie al sostegno di Emilbanca, Conad e Pilot Pen
«Rocketvan – dice Alessandro Arcidiacono, Presidente di Bimbo Tu – rappresenta il completamento del servizio RisoAmica, ideato da Bimbo Tu in collaborazione con IRCCS ISNB. E’ lo strumento che aiuta a combattere la paura, il peggiore ostacolo alla buona riuscita di certi esami diagnostici, come quello della risonanza magnetica. Questa ambulanza vestita da razzo spaziale trasformerà il piccolo paziente nel protagonista di un viaggio interstellare indimenticabile: un viaggio da affrontare con coraggio e fiducia grazie all’aiuto di due alleati potenti che i piccoli conoscono bene: gioco ed immaginazione». «Un progetto stellare – aggiunge Paolo Bordon, Direttore Generale Azienda Usl di Bologna – in grado di esprime la propria forza in virtù della stretta collaborazione tra realtà diverse del Terzo settore che, unendo le forze, non solo stimolano, ma generano nuovi servizi a misura di bambino, continuando a sognare la cura come un gioco di società tra Aziende sanitarie, associazioni, caregiver e cittadini – ciascuno nel proprio ruolo, con le proprie risorse e competenze». «La collaborazione tra Bimbo Tu e il nostro Istituto – sottolinea Raffaele Lodi, Direttore Scientifico dell’IRCCS – Istituto delle scienze neurologiche dell’Azienda USL di Bologna – è ormai consolidata. L’esame di risonanza magnetica è impegnativo per gli adulti, ed ancora di più per i bambini. Questo progetto rientra a pieno nei percorsi di umanizzazione delle cure che il nostro IRCCS persegue da tempo per garantire sempre più un’assistenza e una ricerca di eccellenza». «Siamo contenti di collaborare alla crescita di questo progetto – – commenta Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola – perché rappresenta un’idea di cura in cui ci riconosciamo completamente. Garantire servizi eccellenti significa, infatti, curare tutta l’esperienza di diagnosi, cura e terapia, perché sia il più possibile serena e inclusiva. E questo vale soprattutto quando parliamo dei nostri pazienti più piccoli, che meritano progetti e percorsi personalizzati in base alle loro esigenze».
«Abbracciamo infinite cause e sosteniamo qualsiasi iniziativa a favore dei più fragili, ma questa in particolare – dice Marco Migliorini, Presidente del Comitato Croce Rossa di Bologna – ci ha appassionati e coinvolti a tal punto da farci autorizzare a stravolgere le regole, un’ambulanza è un mezzo regolato da un disciplinare che non è dettato solo dalla Croce Rossa Italiana, ma anche dalla Motorizzazione. Quella che viene definita la sua “livrea” non può essere modificata ma in questo caso, unico, per la serenità di un trasporto inter ospedaliero, per i bambini, ognuno con il cuore in mano ha deciso che la fantasia dovesse prevalere. Così tutti assieme possiamo esclamare buon viaggio piccoli astronauti ». «Il mio ringraziamento – dichiara Raffaele Donini, Assessore Regionale alla Sanità dell’Emilia Romagna – va a BimboTu e a Croce Rossa per questa iniziativa, che ancora una volta rende evidente che avere cura dei nostri figli nei momenti di maggiore difficoltà è segno di una sanità che sa mettere al centro la persona, in particolare quando le paure e le fragilità si fanno più spazio. Trasformare un viaggio in ambulanza in una sorta di gita spaziale e una risonanza in un mondo fantastico in cui immergersi senza timori, significa che l’umanizzazione delle cure non è uno slogan, ma è il cuore della nostra sanità». «Usando immaginazione e fantasia, – dice l’astronauta Paolo Nespoli – possiamo affrontare e superare al meglio ostacoli ardui. Rocketvan è uno stimolo concreto per la fantasia di noi tutti, specialmente dei bambini!».
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